glass works - lavori con il vetro

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Patrizia Bittarelli


BITTARELLI PATRIZIA nata a ROMA
frequenta il Corso “Esperto nelle lavorazioni artigianali e artistiche del vetro”
al Centro sperimentale Vetroricerca Glas&Modern a Bozen/Italy nel 2014/15.

Esperienze lavorative:

Restauraciòn y conservaciòn yeseria & ceramica all’Alhambra con empresa Muqurna Restaura s.c. Mrs Patricia Bellamy Andrè a Granada/Spagna - nel 2010.

Realizzazione artigianale vetrata Tiffany e pittura alla vetreria "Iridea" di Caldarola/MC.

Tecniche grafiche & fotoritocco digitale in Agenzie " Spectacolor Portugal" e "Sistemas Rafael"- Lisbona.


Decorazione murale e lavorazione pietra locale Ponte nelle Alpi/Cantiere Belluno /Bolzano.

Tecniche artigianali artistiche in particolare il Mosaico. Centro giovani Corinto e Kryoneri/Grecia.

Restauro e creazione vetrate artistiche "Atelier de Vitrail - Marc Bertola" a Vichy/Francia.

I Premio sez. Artisti illustrazione mostra concorso/catalogo: "Fax for peace, fax for tolerance" per l'Unesco a Spilimbergo - partecipazione ed. successive concorso.

Design ceramico al Centro Arte Internazionale Ceramica Romano Ranieri a Deruta/PG.

Supplenza progettazione moda/storia del costume "Istituto d'Arte Cantalamessa" – Mc.

Mostra collettiva e catalogo: "Il tempo della vita" a Pechino - ritratti a china.

Formazione:

Maturità artistica (54/60) e Decorazione Accademia Belle Arti "Bonaccorsi" a MC - (110 e lode).
Specializzazione trattamento artistico dei metalli/scultura diretto da Arnaldo Pomodoro al Centro T.A.M. - Pesaro – (88/100).
Specializzazione "Restauro del mobile antico" al "Centro Formaz. Industriale" - Ascoli - (92/100).



CRITICS in opera

Patrizia Bittarelli in opera

Le opere di Patrizia Bittarelli sono di inedito formato e di forte presenza oggettuale.
Il profilo insolito rompe la canonicità del supporto rettangolare cosicchè ogni opera si dà come “unica” anche sotto l'aspetto dimensionale.
L'idea è nata dall'astrazione formale di uno stipite barocco ma qualsiasi forma desunta dalla realtà naturale (nuvola, macchia, profilo paesistico, abrasione) può suscitare il libero gioco dell'immaginazione e dell'invenzione. Su questo supporto una tessitura decorativa di notevole impatto visivo fa un preciso riferimento al pointillisme della grafica computerizzata il cui vocabolario matematico viene accolto nei suoi effetti spettacolari ma ripassato al fuoco vivo della soggettività mediante la qualità artigianale della resa manuale.
Lì sopra scorrono le icone di una storia antica e recente, dalle densità materiche informali all'immagine fotografica e video, dalle prospettive quattrocentesche al dripping, dai giochi optical alla imagerie pop in un citazionismo continuo di motivi e tecniche, gustando la variazione controllata, la riduzione dello spirito statistico al caso, della banalità quotidiana allo straordinario e viceversa.
L'obbiettività della macchina diventa la fonte di una operazione ambigua, altalenante, dove le affermazioni e le negazioni rimpallano sconfinando le une nelle altre.
Se da una parte Bittarelli lavora scopertamente per ripristinare l'”aura”, nello stesso tempo imprime alle sue opere un carattere di riproducibilità tecnica nell'evocazione di probabili oggetti destinati ad un arredo colto e sofisticato.

Loretta Fabrizi

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